Superbonus 80% e contributo a fondo perduto per gli alberghi
È previsto un credito di imposta dell’80% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di riqualificazione delle strutture. Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile. Per la misura sono stati stanziati 500 milioni di euro: 100 per il 2022, 180 per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 per il 2025.
Il contributo a fondo perduto di massimo 40.000 euro può essere aumentato:
– fino ad ulteriori 30.000 euro, qualora l’intervento preveda spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento;
– fino ad ulteriori 20.000 euro, qualora l’impresa o la società sia composta da donne e/o da giovani tra i 18 anni e 35 anni;
– fino ad ulteriori 10.000 euro, per le imprese la cui sede operativa è ubicata nelle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Gli incentivi non sono cumulabili con altri bonus analoghi.
Superbonus 80% e contributo a fondo perduto, le spese ammissibili
Le spese ammissibili sono quelle per:
– incremento dell’efficienza energetica e riqualificazione antisismica;
– eliminazione delle barriere architettoniche;
– manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
– realizzazione di piscine termali e relative attrezzature e apparecchiature;
– digitalizzazione.
Tra le spese ammissibili ci sono quelle per la progettazione. Il progetto deve però rispettare i principi della ‘progettazione universale’ di cui alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, stipulata a New York il 13 dicembre 2006, recepita in Italia con la Legge 18 del 3 marzo 2009.